Pagelle ignoranti 2021

In questo triste momento dove per giocare a hockey bisogna ingoiare una mascherina e il Luca, con enorme spirito natalizio, riscuote le tasse porta a porta; spero che il pagellone dell’avvento vi strappi un sorriso. Può darsi che la realtà sia stata leggermente storpiata a fini goliardici, rideteci su.

BUONE FESTE CIURMA!!

DANI: Dagli spalti si leva uno striscione che recita “Daniii…dove sei finito???” Anche i tifosi di lunga data faticano a riconoscerlo. Calmo, rilassato e sempre sul pezzo, il portierone bianconerogiallo para tutto il parabile ed evita qualsiasi polemica o battibecco con gli attaccanti avversari diventando sempre più un elemento fondamentale della nostra retroguardia. Il ritorno del Lollo non scalfisce la sua pace interiore ma lo costringe a trovare un’attività per le domeniche pomeriggio senza hockey. Il solito bene informato ci ha spifferato che il Dani ha iniziato a svolgere del volontariato in favore degli anziani di Porza e infatti l’hanno visto al tombolone di san Nicolao ripetere i numeri al Luca. SCOOORLA

Lollone: L’ultima volta che aveva messo piede sul ghiaccio il Luca aveva 63 anni, un secolo fa insomma. Il gigantesco portierone riprende posto tra i pali dei Predators e… decide di giocare senza lenti perché con le lenti sarebbe stato troppo facile. Para tutto il parabile ma non chiedetegli dove andassero a finire i dischi perché non ne ha nessuna idea. Esce stremato dalla pista e complice uno sgambetto del pescivendolo romano finisce lungo e tirato in panchina. Sarà il clima Natalizio con conseguente abuso di vin brûlé ma anche nell’ultima partita riesce ad entrare in pista in modo a dir poco pirotecnico. Sguardo alto e fiero, pettorale in mostra, piede giusto sul ghiaccio peccato che ….il bastone s’incastra nella porta, prende il volo e va a finire sulla fila di bastoni disposti contro il muro che finiscono a terra come birilli…tacum ben. Zen in maniera preoccupante Zambao prende con filosofia anche le cagate più mostruose dei suoi difensori perdonandoli come solo un monaco tibetano potrebbe fare. Epica la discussione a tavola del reparto geriatrico quando cerca di convincere il Luca che nella famosa rissa in tribuna fra genitori del 1993 c’era anche lui. Purtroppo il Bernasconi ha un alibi, la sera del 17 gennaio 1993 stava festeggiando il pensionamento e quindi non poteva essere a Bulach. Barcollo ma non Lollo

Luis: Probabilmente è uno tra i papabili candidati a vincere il premio come MVP delle pagelle di questa prima parte di stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino ….siamo nella merda. Si presenta la prima volta in pista in versione homeless con un sacc dal rüt nero che conteneva tutti i suoi effetti personali. Ma purtroppo questa non è stata la scena più imbarazzante della prima di campionato, infatti il buon Luigi pensa bene di dimenticare le lenti a contatto e quindi sfoggia un Cere style imbarazzante giocando con i Ray Ban oro sotto la griglia che manco i peggio giargiana imbruttiti avrebbero potuto osare. Le sue prestazioni sul ghiaccio purtroppo non sono migliori del suo look. Indecente è il miglior complimento che mi passa per la testa ricordando la partita con i black runners quando in 5 metri di pista riesce a perdere 4 volte il controllo del disco (senza alcuna pressione avversaria) e apparecchia la tavola per il gol del vantaggio ospite e con un gesto di stizza spacca il bastone sull’asta…tant l’è gratis. Gratis è proprio la parola magica che risveglia nei black brothers gli istinti primordiali e con uno scatto felino (che sul ghiaccio non vediamo da tempo) riesce ad accaparrarsi borsa e casco nuovo gentilmente offerti dagli Arnoldi Brothers. PAROLAD’ORDINEAGGRATTTIIIS

Guik: In estate rifiuta diverse proposte allettanti per sposare la causa (persa) dei Preds e realizzare il suo sogno fin da bambino ovvero giocare al fianco di Presti gol.  Alla prima partita al fianco del *25 gli scnede una lacrima ricorda con nostalgia le serate in curva a cantare a squarciagola” Presti gol… Presti gol… Presti goooool”. Illumina la via dei Predators con la sua visione di gioco allucinante, peccato che dosa la sua immensa classe e si limita a fare un gol e un assist a partita dopodiché inizia a fingere uno strappo. Gestisce ottimamente la… dei portieri e mette sempre una buona parola in chat per evitare tensioni e incomprensioni in squadra.  Indubbiamente veste il pigiamino da Kermit più fashion della lega e lo sfodera senza vergogna per tutta la pista quando ricerca disperatamente il suo bastone alla fine della partita con i Rainbow. Ogni scusa è buona per non mollare il divano alla domenica sera, l’ultima trovata del Guik è la presa di coscienza dell’importanza di avere l’allenatore-giocatore sempre sul ghiaccio e gli cede generosamente il posto..MAESTRO. Vorremmo vederlo più spesso alla pistaperchè da ex a desaparecido il passo è breve. Paccare la cena di Natale è stato un gesto che difficilmente perdoneremo, va bene ridere e scherzare ma quando di mezzo c’è la chinoise ci vuole rispetto. Guidone chiedi scusa

Bracher: Da picchiatore seriale, padrone indiscusso della panchina dei penalizzati, ad Arsenio Lupin il passo è breve…ruba i bastoni del coach ma dimentica i suoi nello spogliatoio. Cambia anche il casco per sembrare ancora più cattivo ma ormai la pandemia l’ha trasformato in un mite agnello. Cade in una profonda crisi mistica dopo che Ema gli grida nelle orecchie “aooo…bravo Bracher, dei quattro dietro sei er mejo, nun sbaiii un coorpo meno male che ce stai te”. Poco dopo combina una clamorosa minchiate che spiana la strada agli attaccanti dei Jonny che confezionano cosi il pareggio. Abbandona sconcertato il ghiaccio e preferisce veder crescere i licheni in panchina per il resto della partita. PELUCHE

Kevin: Tocca l’apice della sua carriera da ritardatario quando si dimentica clamorosamente di venire alla partita. Poi contro ogni pronostico arriva spesso e volentieri negli spogliatoi con largo anticipo (8-10 minuti prima della partita) ma il motivo è presto svelato, anche lui soffre dello spauracchio più vecchio del mondo ovvero “la cena domenicale dalla suocera”. Fortunatamente le sue prestazione sul ghiaccio sono migliori delle sue qualità da sommelier, alla cena ci delizia con un rosso del “cudée” che ricorda alla premiata ditta Vabanesi-Prestinari le notti magiche al Pavarotti. PAOLOBASSO

Fede: AAA cercasi disperatamente difensore offensivo rapido e instancabile. Cambia più bastoni di Guido negli anni d’oro ma i dischi vanno ovunque meno che in porta. Sembra appesantito e il suo fulminante pattinaggio ne risente. Sprofonda in grave forma di crisi hockeistica che ha inghiottito Cisco ormai da anni, i sintomi facilmente riconoscibili sono: non fare gol manco a pagare, assist col contagocce, amnesie difensive e pattinaggio qb. In preda alla disperazione chiede a ex- Ciccio come ne è uscito ma non fa a tempo a finire la domanda che realizza che Cisco non ne è mia uscito. “Arrivo tirato “e “assente all’allenamento” sono ormai i suoi marchi di fabbrica. HOMERUN

Ciro: Partenza con il botto, infila subito una doppietona e lancia la sfida ai fratelli del gol per la maglia da Topscorer. Sulle ali dell’entusiasmo, nelle partite seguenti, si lancia sempre più spesso in folate offensive che favoriscono contropiedi fulminei degli avversari. Gioca in tutte le posizioni possibili, addirittura durante lo stesso cambio, mandando in totale confusione la panchina pronta al cambio. Leggenda narra che ad un certo punto c’erano tre giocatori pronti a cambiare Ciro “la trottola”. TUTTOFARE

Ema: Nominato dalla Confederazione braccio destro di Berset si dedica anema e core alla causa ProVax spammando in chat la propaganda a favore del vaccino. Una fonte anonima dice di averlo visto correggere la borraccia del Vabone con una dose di Pfizer. Puntuale, sempre presente e fastidioso come le tasse il Firmani non ci da tregua. Riesce a parlare in modo perpetuo e a vanvera fino a sfinirti. L’unico modo per congelarlo e lasciarlo senza parole per pochi attimi è stata la frase “dal prossimo cambio giochiamo a due linee”. Purtroppo l’effetto è troppo breve. Luca ha promesso ingenti somme di denaro all’addetto delle piste di Cervinia per investire accidentalmente il romano con un gatto delle nevi ma si sa che il Bernasconi soffre della sindrome da braccino corto e l’accordo è sfumato. Ha iniziato la preparazione estiva il 10 di maggio e ad oggi ha all’ attivo 216 allenamenti ma, ahinoi, non si vede alcun miglioramento. I compagni di linea l’hanno ribattezzato “Er sentenza” perché quando apre bocca la sfiga è in agguato (vedi “ aoo è fatta!!” vs fuego oppure “ Bracher sei er mejo” vs Jonny). Paradosso dei Predators: quando resta in panchina giriamo le partite, quando manca perdiamo. IT’S TRUE

Cisco: Acciughina Schonholzer si presenta in pista con 14 kg in meno della stagione precedente e racconta di aver sperimentato la dieta Tinder che prevede abbuffate di fregna. Purtroppo tutta questa attività fisica alla quale evidentemente non era abituato manda in tilt il suo corpo e gli provoca una spaventosa crisi epilettica. Il solito ben informato ci informa che il più spaventato e preoccupato dalle condizioni di salute di Cisco fosse Luigi, talmente preoccupato che si è recato a casa di Cisco e ha fatto sparire i suoi nuovi pattini spaziali, il televisore e ha saccheggiato il frigo. Così per precauzione ne!! Rischia una seconda e più acuta crisi quando durante il prepartita scopre di essere in linea con Ema e Luca. La sua stagione parte con il botto, splendido polso nel sette contro i Vikings e i suoi fans sognavano già i fasti della stagione ‘16/17. LA magia dura pochi istanti e poi Cischello ripiomba nel consueto stato vegetativo arido di punti, questa volta accentuato dal fatto di essersi fatto ciulare un borsone aggratis. Come nei peggior film natalizi ecco il “Miracolo di Natale”…doppietta nell’ultima partita contro la truppa dei Jonny e la stagione è rilanciata. FISICDANIGHT

Luca: Dopo un’estate dedicata al trasloco nel suo nuovo appartamento nell’immobile di fianco alla Resega, “ul Bernascun” si presenta negli spogliatoi con un ciuffo brillantinato alla Elvis incredibile. Peccato che il fisico è quello del Presley dopo 30 anni sotto terra. Sempre acciaccato e palliduccio riesce nell’impresa di segnare un gol alla sua prima apparizione in pista, felice come una pasqua decide che era giunto il momento di prendersi una pausa e si blocca con la schiena. Ma il nostro manager ci assilla anche a distanza e “firmate il foglio covid” is the new “scrivete nell’altra chat”. Dopo un periodo di prova dove sfrecciava con il girello su e giù da via Chiosso, decide di tornare e di seguirci da bordo pista. Nell’occasione cade dalla panchina mentre fa il coach, il suo tutore del Tertianum (Bracher) ci ha informati a posteriori che probabilmente è stato un tentativo di suicidio a causa dello sfinimento provocato da un fin troppo loquace romano in panchina. Uno delle prima persone sulla terra a fare la quarta dose di vaccino, purtroppo gli effetti collaterali sono ben visibili e il Berna straparla in continuazione in un inglese maccheronico “ hey guy..we devum do stick check…anca un puu da crashing in the net….ocio ai break away..regordas ul  hand shake post game”.  Durante la cena rovina la digestione ai presenti mettendosi in versione “Pippone Lombardi” e intavolando il solito discorso da piangina dove dice che non ce la fa più a far tutto da solo,lo spirito della valle non basta, i süüssidi non arrivano blablablabla La verità è che non ci sta più dietro perché ha passato la pandemia a registrare la serie Squid game che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Ora che è ricco da far schifo potrebbe comprare il torneo e la pista e condonarci la tassa. Invece no, da buon membro onorario del Palestina team continua a correre giornalmente su di un triste tapis roulant spento scorreggiando allegramente i residui di barrique. POLIGLOTTA 

Andy: Durante le prime due partite segnano cani e porci e lui rimane clamorosamente a secco nella prima partita. Gli rode talmente il culo che il #25 trasformi in gol tutti i dischi che tocca che inizia il suo personale assedio ai portieri avversari. Sotto i colpi delle numerose mitragliate finalmente i baluardi difensivi crollano e il coach può festeggiare il primo gol stagionale. Doveva essere la season della maturità per i Preds ma il coach si ritrova a gestire l’asilo e ogni settimana ne salta fuori una nuova. Tenta più volte di abbandonare la pista a partita in corso a causa degli scempi mostrati dai suoi giocatori ma fortunatamente Guido è più veloce di lui e gli tocca restare. Segna meno del solito per il semplice motivo che il Luca è sempre in mezzo ai coglioni, ma il suo apporto è determinante per i risultati fin qui ottenuti. MOLAMIAULMAZZ

Neno: Nonostante sia da poco entrato negli –anta il Nenone rimane il giocatore più devastante del torneo con il suo tiro fulmineo che terrorizza i portieri e i tifosi in curva. A lungo assente a causa dei playoff di briscola che l’hanno assai impegnato nelle bettole francofone (playoff poi persi a causa di una bottiglia di fendant di troppo), al suo rientro fa capire subito chi comanda. Si presenta con i postumi del fendant: mal di testa infernale, “bianco Luca” e vomitino che si ripresenta ad intervalli regolari. Insomma è uno straccio ma ciò non gli impedisce di firmare un incredibile tripletta. Alla cena di squadra si piazza vicino ai Black Brothers e un vassoio di carne su due finiva nel tupperware sotto il tavolo per la cena della vigilia. QUARANT’ANNIENONSENTIRLI

Guido: Croce e delizia. Le sue prestazioni sul ghiaccio in questo primo scorcio di stagione sono paragonabili ad un grafico sull’utilizzo delle taxcard dal 2000 ad oggi…in picchiata!!  Inizia il campionato segnando il gol più bello che abbia mai fatto, slap alto dall’angolo e disco dove non batte il sole alle spalle del Pozzi (nooo Vabone non lì..sotto l’asta intendevo io!). Questa partenza a razzo lo esalta non poco e dall’alto del suo trono dapprima sfodera una feroce polemica sull’assegnazione dei punti (“voglio i miei punti o vado fuori dai coglioni” cit.) poi misura i minuti di gioco di Ema con una clessidra e quando anche l’ultimo granello delle 7 tonnellate di sabbia è sceso s’incazza come una bestia e non le manda a dire. Finalmente può indossare la maglia del Topscorer ma ancora non sa che per lui è come la criptonite. Da quel momento non segna quasi più, s’innervosisce e prende penalità idiote. Anche nelle partite seguenti la saga delle penalità del caxxo continua. Riesce a prendere un 2+10 coi Ciapett per aver bisticciato con l’avversario. L’arbitro nel suo referto riporta queste frasi nell’alterco fra i due machi: “tua mamma è un’ochetta”, “la tua mangia tofu”, “la tua invece ha un’unghia incarnita,” “gnegnegne specchio riflesso”. Ogni partita la sua involuzione hockeystica peggiora, ormai è un luminario del trash talking a tal punto da chiedersi a cosa serva il bastone che ha in mano. Pessimo quando abbandona la partita con i Jonny, non tanto per il gesto ma per aver lasciato via libera a Squid Luca all’ala della seconda linea. Recupera punti con le foto direttamente da Alba dove il piccolo lord si è recato a registrare le prime puntate della sua trasmissione “Guidone Figa e Tartufo” e organizzando egregiamente la chinoise di squadra a base di carne rigorosamente di cervo cacciata dal suo amico cameriere. TAPIASLAPATATIN?

Vaba: Ogni squadra ha il suo No-Vax convinto e noi non facciamo eccezione. Non abbiamo ancora capito se la sua avversità ai prodotti di Pfizer e Moderna sia riconducibile alla forza sovrannaturale che lo porta ad andare contro sempre e comunque a quello che dice Ema (e lo capiamo benissimo) o se sia una forma di protesta, non tanto nei confronti del governo da circo, ma del fatto che il tampone non sia ancor anale e con aggiunta di falangina. L’amore per i Predators è talmente grande che pur di essere presente in pista si tamponerebbe tutto, anche la moglie untrice del Romano. Accetta tutto ma non che li si rompa un bastone abbandonato in panchina. Manda in chat messaggi intimidatori al grido di  “ Stronzi, stronzi mi avete rotto la stecca!!” La caccia al colpevole continua senza tregua ma ad oggi non si sono sviluppi. Gli unici tre indagati rimangano:

– Ul Bernascun che con il suo svenimento alla Laporte in panchina può aver inavvertitamente tranciato in due la paletta, 

-“Balla balla ballerina” Lollone che ha mostrato problemi d’equilibrio nei pressi dell’entrata in pista 

– Er Caciarone in quanto, in fondo, è sempre colpa sua

Da notare che chiude la stagione sfoggiando un assist no look in mezzo alle gambe e all’indietro che ha portato al gol…. Dei Jonny. FIGAANASTRO

Arnoldi brothers: Una pagella in 2 è d’obbligo quando non hai ancora capito chi è uno e chi l’altro. I due diavoli della Tazmania pattinano come forsennati a velocità supersonica fino a creare potenti vortici che inghiottono gli avversari. Vera arma in più di questi Predators, con la loro qualità e freschezza riescono a nascondere pecche e mancanze della squadra. Hanno un difetto enorme, sono pagellisticamente parlando inutili in quanto non creano polemiche e di cagate ne combinano poche.  Il gol più bello dell’anno lo confezionando loro contro i Ciapett quando a pochi secondi dalla fine partita trovano il sette con un polso chirurgico che ci regala la vittoria. Soffrono contro i Black Runners quando i contadini alzano la ranza e iniziano a giocare sporco, ciò non impedisce a Cip&Ciop di fare 3 gol.  Da segnalare il gesto di estrema generosità e umanità quando decidono di svuotare la cantina da borse, bastoni, caschi, suocere ed ex fidanzate facendo felici tanti bambini più sfortunati di loro all’interno dello spogliatoio. GRANDECUORE

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