Pagelle ignoranti (AS Predators vs Yellowstone)



Daniel Berger
Col bastone nuovo di pacca è pronto a fronteggiare e fermare gli attacchi avversari. Peccato che gli avversari siano dei nostalgici del flipper e lo buchino due volte usando la sua spalla come sponda. Ma il Dani non si arrende e tira fuori dal cilindro una serie di interventi preziosi che permettono alla squadra di vincere nei tempi supplementari. Da notare che ad un certo punto si stava trasformando nell’iracondo omone verde quando il duo Teone-Luigi si era perso per la 37esima volta in 2 minuti il Dolci alle spalle. Ottimo durante ai rigori, tiene i suoi a portata di vittoria ma poi, pur di non rivedere Cisco tirare, decide di capitolare e chiuderla li. #Selfcontrol

Federico Scacchi
Questa vittoria la vuole a tutti i costi e per arrivare all’obiettivo decide di fare un gesto più inaspettato che la pace tra Israele e Palestina, passare il disco decentemente al Neno. Non brillantissimo in fase difensiva con una serie di passaggi in mezzo intercettati ma efficace in fase offensiva. Quando la partita sembrava ormai persa il boeing 747 di Capolago prendeva la rincorsa da fondo pista e andava bucare due volte il portiere avversario. Per l’anno prossimo se dovesse entrare un disco ogni 3 e non un disco ogni 10 le nostre coronarie te ne sarebbero grate.

Alessandro Bracher
Fred Flinstones quando può usare la clava è tutto contento. Partita rude come piace a lui, distribuisce colpi come il risotto in piazza riforma a carnevale….agggrattttis. Grazie alla sua faccia d’angelo studiata guardando i video dei gattini su youtube è bravissimo a non prendere penalità. Slap da rivedere…consiglierei un Pama.

Luis Bianchi
Fa le ore piccole al Goa party di Palpuogna e la sua prestazione sul ghiaccio ne risente. Cade rovinosamente sul ghiaccio manco fosse Guido a Silvaplana e spiana la strada al gol avversario. Poi decide di giocare a nascondino con gli attaccanti avversari ma non li trova mai…risultato? 2 gol subiti dall’uomo alle sue spalle. Voleva mostrare alla sua Giulietta appostata in balconata come un moderno Romeo sfida a duello i suoi avversari senza paura ma….può  al massimo dire di averla conquistata facendola ridere.

Matteo Scacchi
Dopo la partita di gloria della settimana scorsa torna a far pena come suo solito. Spesso più lento e fuori posizione dell’arbitro durante il primo tempo, decisamente meglio nel secondo tempo quando scaglia lontano tutti i dischi che gli capitano a tiro.

Stefano Casati
Chiede alla morosa di comprargli un etto di Parma e lei torna a casa con un Pama ma al cuor non si comanda e ringrazia la sua dolce metà dicendole che è sempre stato un suo sogno avere quel bastone. Con coraggio da vendere il nostro orso da playoff si presenta nello spogliatoio con la stecca come Ema e dice che  “Non è il bastone che fa il monaco”. Infatti la bacchetta Pama probabilmente viene direttamente da Hogwarts e compie magie a getto continuo, qualsiasi cosa tocca la scaraventa in rete e fa diventare il Casati l’eroe di serata. A partita conclusa davanti ai microfoni della RSI il numero 33 dichiara “ Così per info..io sono il ciccione di inizio stagione”. #NenoPotter

Ps: Finalmente abbiamo scoperto perché a inizio stagione aveva insistito per avere il portiere “così per info”

Guido Prestinari
Lui la chinoise la vuole mangiare a tutti i costi e quindi la promette sia ai suoi compagni di squadra in caso di passaggio del turno che agli Yellowstone in caso di vittoria. Gioca disciplinato, niente penalità ne trash talking. Riesce a farsi riconoscere per un’azione di contropiede da manuale con il suo compagno di merende Cischietto quando in 2vs1 senza il portiere riesce a passare il disco ed entrare per primo nel terzo per far scattare l’offside, nemmeno Luca è mai riuscito a farla così grossa. Pregevole il primo rigore che illude i Predators.

Luca Bernasconi
Lame nuove, vita vecchia. Le prova proprio tutte per raddrizzare una stagione per lui fin qui al di sotto delle aspettative ma non ci riesce. Raggiunge la pista a bordo del suo suv ascoltando “ti sposerò perché” di Eros Ramazzotti a palla; da lì nasce l’omelia motivazionale di Papa Luca II “Noi vinceremo perché…” ma l’unico motivo per cui avremmo dovuto vincere non lo dice, ma sicuro l’ha pensato. L’unica cosa di buono che combina è portare a casa la borsa del figlio e probabilmente far partire la Miele. #VinceremoperchéaltrimentiEmacerompeercazzo.

Kevin Kaufmann
Ha il super potere dell’ingaggio laser, ne vince una marea ma li spedisce all’indietro a velocità supersonica e il difensore alle sue spalle non riesce ad intercettarne uno.  Calmo e preciso a metà pista smista dischi manco fosse Ciccio dieci anni fa con le bustine al Ciani.

Kim Kaufmann
Deve aver un qualche conto in sospeso con gli Yellowstone perché annuncia la sua presenza per ben 2 partite di fila. Nei suoi occhi si legge la determinazione nel voler portare a casa la vittoria, nelle sue gambe tutta la voglia di passare la serata sul divano. Cerca più volte di trafiggere il portiere avversario ma non è serata.

Ciro Berta
Dopo sei mesi gli ridanno la custodia del figlio e lui decide di portarlo di nuovo alla pista, proprio vero che non si impara proprio mai dai propri errori. Ma il bimbo ha bisogno di un corso di logopedia accelerato e quindi da buon genitore compie questo sacrificio. Peccato che lo perde di vista per pochi secondi e il piccolo va a sedersi proprio tra Luis e Cisco e come per magia….pouuff…5-6 punti del QI sono svaniti all’istante. Sul ghiaccio porta la calma necessaria per gestire anche le situazioni più complicate ma a volte spazzare velocemente il disco fuori dal terzo offensivo potrebbe essere una valida alternativa.

Michel Vabanesi
Vabbba…Vabbbba….che dire di Vabbba?? Vabbba è un prezzemolino e lo si trova dappertutto, sempre pronto a dare una mano in difesa, veloce nelle ripartenze, duro alle assi e pericoloso sotto porta. #DovecestàVAbbacestàcasa



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